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Pier Luca Bencini

 

Fiorentino di nascita e Milanese di adozione, medico chirurgo e specialista in Dermatologia, dipinge fin dall’infanzia, educato al colore dalla frequentazione della pittura toscana, labronica ed in particolare di Renato Natali. Ma è l’incontro, avvenuto negli anni ’80, con il pittore Americano William Congdon e che Bencini considera il suo maestro, a determinare un profondo cambiamento nello stile e nella materia pittorica.

Bencini cerca di  leggere nella apparente banalità del reale/materia il significato misterioso che lo vivifica, lo trascende e lo trasforma in Opera, per raccontare attraverso forme e colori ciò che della realtà e del suo mistero la parola, troppo legata alla logicità,  non riesce ad esprimere ed a trasmettere nella sua interezza.

La professione di chirurgo dermatologo lo educa quotidianamente all’impatto fisico tra gestualità manipolazione e materia; in una società, in cui tutto è dominato e mediato dal virtuale e dal digitale,  ama ancora la manualità ed il gesto che  direttamente si immerge e si impatta con la materia plasmandola e trasformandola. E ’ in questo senso, che ama definirsi un artigiano e considera l’opera, che nasce attraverso la trasformazione manuale della materia, una delle espressioni più vere dell’Umano. Ha sempre concepito l’arte come dono, il ricavato di alcune sue mostre è andato a sostegno di opere missionarie ed umanitarie.

Le sue opere, oltre che in molte collezioni private, sono conservate presso  il monastero cistercense trappista di Valserena, illustrano inoltre copertine di libri di Borla Editore.

Nel 2014 il Comune di Barzanò (Lecco) ed il Centro Culturale Charles Peguy dedicano all’artista  una mostra personale antologica ” The Journey”, ed in quell’occasione esce il volume omonimo, patrocinato dagli stessi Enti, in cui viene illustrato tutto il percorso artistico dell’Artista. 

Di Lui si sono occupati giornali, web e network radiotelevisivi nazionali,con numerosi articoli e servizi.

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